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GRANDI OPERE/ 1
per lo spostamento longitudinale del concio di pila In particolare, quest’ultimo effetto ha contribuito in
singolo è stato condotto in relazione ai seguenti ca- maniera sostanziale al valore di spinta orizzontale
richi ed effetti: necessario al movimento longitudinale del con-
• Peso proprio dell’impalcato (carico verticale); cio di pila singolo. La “forza di bilanciamento” è il
• Peso del concio di pila singolo (carico verti- carico verticale che è stato applicato al concio di
cale); pila, contestualmente e opposto al carico verticale
• Fuori verticalità, seppure minima, dei cavi di di sollevamento. Infatti, per mantenere in equilibrio
sollevamento durante lo spostamento longi- il concio di pila, si è dovuto applicare un tiro op-
tudinale, e pertanto componente orizzontale posto al peso dell’impalcato mediante 2 martinetti
di contrasto al movimento (carico orizzontale); “Strand Jacks” a recupero di cavi, con trefoli colle-
• Eventuale “unbalance load” (differenza di cari- gati a un contrappeso posto ai piedi della pila, posi-
co) nei cavi di sollevamento; zionato opposto all’impalcato sollevato (Figura 4).
• Sovraspinta del vento sull’impalcato, relativa Il bilanciamento continuo ha permesso di ridurre i
a un vento massimo operativo pari a 12 m/ momenti flettenti alla base del concio di pila e sulla
sec, raffica, alla quota dell’impalcato (carico pila stessa. Il tiro è stato mantenuto durante tutto il
verticale); proseguo delle attività e, soprattutto, durante le at-
• Forza verticale di bilanciamento del concio di tività di presa in carico dell’impalcato. L’incremento
pila singolo (carico verticale). di carico graduale dei martinetti di sollevamento
è stato condotto a steps di 10% del carico finale
previsto, ed è stato sempre proporzionato con l’in-
cremento di carico dei martinetti di bilanciamento,
in relazione ai bracci delle forze rispetto al punto
di appoggio del concio di pila singolo. Il carico di
bilanciamento è stato mantenuto costante durante
tutto il sollevamento da terra fino alla quota finale, e
garantito da un contrappeso posato a terra, costi-
tuito da billette e zavorre, aventi complessivamente
un peso di 850 ton.
Nella fase transitoria di montaggio del concio di pila
singolo senza i carichi di bilanciamento, la sua sta-
bilità è stata assicurata da tiranti inghisati nel “testa
pila”, che lo hanno rigidamente collegato e messo
in sicurezza contro carichi instabilizzanti quali vento
e carichi accidentali. I tiranti, a seguito dell’applica-
zione dei carichi stabilizzanti dei martinetti “Strand
jacks”, sono stati allentati, per togliere iperstaticità
al sistema e affidare la stabilità unicamente ai cavi.
I martinetti di sollevamento “Strand jacks” e i marti-
netti di bilanciamento, sono stati installati sui conci
interponendo delle strutture temporanee in carpen-
teria metallica in acciaio S355J0 (Figura 5); queste
strutture hanno ripartito il peso dell’impalcato e gli
effetti dinamici e del vento, sulle ossature strutturali
presenti nel concio di pila, sulle due travi longitudi-
nali poste a interasse 7m.
Due “girders” longitudinali a cassone di lunghezza
12m circa, altezza 1.500mm e larghezza 900mm,
distanti 7m l’una dall’altra, sono state appoggiate
a due colonne ognuna aventi altezza 2.400mm e
base quadrata 1.200mm x 1.200mm. Una traliccia-
tura di parete ha irrigidito le colonne contro carichi
agenti nel piano orizzontale, dovuti principalmente
alla pressione del vento. L’attività di sollevamento
dell’impalcato è stata definita come “weather re-
stricted”; la durata del sollevamento - dal momento
dello stacco da terra alla posizione finale incluso il
centraggio e la traslazione longitudinale del concio
di pila singolo - è avvenuta in un arco temporale
inferiore alla finestra di previsione meteo di 72h,
quindi con la certezza di iniziare e ultimare le attività
con un vento inferiore a quello di progetto, pari a
12 m/sec. Il sollevamento è durato mediamente 10
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