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NUOVE OPPORTUNITà






                            e popolazione, con l’aggravarsi di eventi metereo-
                            logici estremi e l’incremento del fenomeno migra-
                            torio, fino ad arrivare al recente conflitto Israelo-
                            Palestinese.
                            Tutto ciò è stato accompagnato da un repentino
                            cambiamento delle metodologie di lavoro, dove la
                            connettività e la capacità di monitorare, gestire e
                            risolvere problemi da remoto è diventata sempre
                            più parte integrante del lavoro, fino a diventare
                            la parte preponderante, lì dove la digitalizzazione
                            sembra ormai quasi un concetto da vecchio secolo
                            nei confronti della nuova emergente frontiera rap-
                            presentata dall’intelligenza artificiale.
                            Oggi la filiera italiana ha la possibilità di cavalca-  tività di una associazione come ANIMP che rap-
                            re quest’onda di cambiamento invece di esserne   presenta l’ambiente più idoneo e creativo in cui
                            travolta.                                 industria e componente accademica hanno la
                                                                      possibilità di far scattare quella scintilla di creati-
                                                                      vità, collegando esperienze, cultura e tecnologie e
                                                                      lì dove non mancano strumenti di supporto come
                                                                      quelli messi a disposizione da SACE.

                                                                      Sulla  base  delle considerazioni  fin  qui  riportate  e
                                                                      alla luce dei risultati emersi dallo studio in oggetto,
                                                                      potremmo dunque provare a dare delle risposte ai
                                                                      principali interrogativi che ci siamo posti all’inizio di
                                                                      questo articolo.
                                                                      In primis possiamo concludere che non è tardi per
                                                                      la filiera italiana dell’impiantistica per vedere la luce
                                                                      prima degli altri: ne abbiamo tutte le possibilità.
                                                                      Ma la domanda chiave alla quale a questo punto
                                                                      dovremmo rispondere è: “Siamo pronti a perdere
                                                                      di vista la buona vecchia e statica riva per lanciarci
                                                                      verso l’oceano e per cavalcare quest’onda di cam-
                                                                      biamento?”.

                                                                      Probabilmente non ci resta molto tempo per pren-
                                                                      dere questa decisione, probabilmente dovremmo
                            Ma per trasformare tale possibilità in concreta op-  assumerci la responsabilità di mettere a frutto le
                            portunità occorre fare di più. Bisogna affrontare la   nostre esperienze e di ingaggiarci in prima perso-
                            questione in modo strutturato e olistico.    na, ciascuno di noi, per trasformare il nostro in un
                            La composizione della filiera italiana, così etero-  approccio strutturato di sistema, di filiera italiana,
                            genea e differenziante, composta da EPC e GC   come base fondante, differenziante e vincente per
                            e da Componentisti, con Grandi imprese e multi-  proporci al mercato, in modo organico, mettendo
                            nazionali presenti nelle diverse geografie, ma an-  al centro le nostre migliori competenze ed eccellen-
                            che e soprattutto con le nostre numerose PMI che   ze, le nostre migliori doti di creatività e inventiva e i
                            rappresentano delle eccellenze, si trova difronte a   nostri giovani, avendo la capacità di attrarli e di dar-
                            una grande opportunità, potendo offrire flessibilità,   gli fiducia, di aiutarli a crescere, coltivando le loro
                            competenze specialistiche e capacità di localizza-  menti fresche e brillanti, alimentando la loro capa-
                            zione.                                    cità di avere una visione innovativa e a cui abbiamo
                            La filiera italiana può contare sul supporto e sull’at-  il dovere di dare tutto il nostro migliore supporto.




















       32  Impiantistica Italiana - Novembre-Dicembre 2023
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