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in forze dei Paesi “emergenti”, o, meglio, “consoli-
                                  danti”.
                                   
                                   Sicurezza e valutazione dei rischi: gli impianti
                                  industriali ai sensi del D. Lgs. 81/2008 hanno
                                  l’obbligo il marchio CE: misura che si è rivela-
                                  ta efficace per la sicurezza? Ci sono altre mi-
                                  sure che sarebbero necessarie in tema sicu-
                                  rezza, oltre a  quelle già normate e utilizzate?
                                  La  sicurezza  si  ottiene  progettando  secondo  le
                                  norme e con buon senso, dando adeguata forma-
                                  zione agli operatori e aggiornandoli regolarmente,
                                  e soprattutto usando il criterio di “zero tolerance”
                                  durante la costruzione e l’esercizio. Le norme sono   Formare i giovani non solo da un punto di vista tec-
                                  una condizione necessaria alla sicurezza, ma non   nico, ma anche etico e relazionale. Abituarli a ra-
                                  sufficiente. L’essere umano deve essere adeguata-  gionare e a sviluppare il “buon senso” nella cultura
                                  mente istruito e controllato.            ma, soprattutto, dare al mondo accademico conti-
                                  Ma c’è di più.                           nui ed efficaci stimoli per orientare ricerca e svilup-
                                  In Italia circa la metà dei                                  po tecnologico al servizio
                                  lavoratori è impiegata in                                    del mondo produttivo, nel
                                  piccole o medie aziende  Le norme sono una condizione necessaria   senso più ampio.
                                  (che  sono circa  il 95%   alla sicurezza, ma non sufficiente.     
                                  delle aziende del territo-  L’essere umano deve essere       Cosa dovremmo chie-
                                  rio). Quando avviene un   adeguatamente istruito e controllato  dere al Governo, in
                                  incidente, spesso il dato-                                   quanto a nuove politi-
                                  re di lavoro della piccola                                   che per aiutare l’ im-
                                  azienda non ha scampo, a ragione o a torto. Per   piantistica e il manifatturiero?
                                  cui il suo ragionamento, naturalmente cinico e sba-  Potremmo cominciare a studiare quanto fanno
                                  gliato ma concretamente presente, sarà: perché   altri  e,  senza  andare  molto  lontano,  potremmo
                                  investire danaro quando, in ogni caso, se succede   cominciare con la Francia e/o gli USA.
                                  una disgrazia io ci rimetto tutto e l’attività cessa?
                                  In Italia il giudizio sull’efficacia (esimente) nell’ attua-  E all’ industria, cosa dovremmo chiedere?
                                  zione di un modello di organizzazione e gestione   Per  l’industria  privata,  separare  la  proprietà  dalla
                                  della  sicurezza  è  demandato  purtroppo  alle  Aule   gestione in modo da migliorare la professionalità
                                  giudiziarie. Il discorso non può essere affrontato   del  management  e  investire  pensando  al  medio
                                  in poche righe, ma per  quanto il decreto  81/08   lungo termine e non solo al breve. Per le “public
                                  e s.m.i. sia un pregevole passo avanti rispetto al   companies”  applicare  seriamente i principi  etici,
                                  passato, la sua concreta e illuminata applicazione   anche a costo di fare, come qualcuno ha avuto il
                                  richiede ancora un notevole ulteriore impegno.  coraggio di fare per qualche importante museo o
                                                                           sito archeologico: chiamiamo un uomo capace an-
            Facoltà di Ingegneria  Cosa dovremmo chiedere al mondo accade-  che se parla male la nostra lingua.
            ® Università di Bologna  mico,  per dare un contributo ai nostri settori?    
                                                                           Quali sono le innovazioni tecnologiche italia-
                                                                           ne che le nostre aziende possono utilizzare
                                                                           sui mercati mondiali?
                                                                           L’ultima che mi viene in mente è stata l’invenzio-
                                                                           ne della “plastica”, per la quale Giulio Natta vinse il
                                                                           premio Nobel per la chimica grazie ai “suoi” cata-
                                                                           lizzatori. Scherzi a parte, l’innovazione tecnologica
                                                                           passa attraverso miglioramenti continui di dettagli
                                                                           importanti, da un lato, ma il vero veicolo, il più ef-
                                                                           ficace, dell’innovazione tecnologica è il giovane In-
                                                                           gegnere che ha ricevuto una formazione eccellente
                                                                           e che affronta le sfide del mercato: in Italia  la pre-
                                                                           parazione del giovane Ingegnere non è estrema-
                                                                           mente specialistica, ma generalmente specialistica.
                                                                           Quello che la Scuola italiana tende a dare, nei casi
                                                                           migliori, sono gli strumenti e la forma mentis per af-
                                                                           frontare nuovi e inaspettati problemi. Non è, quindi,
                                                                           il miglioramento, ma la capacità di migliorare in fret-
                                                                           ta e bene che le nostre Aziende possono e devono



                                                                                  Impiantistica Italiana - Gennaio-Febbraio 2017  57
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