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Editoriale / Speciale ICT per l’impiantistica
ANIMP e INDUSTRIA 4.0
Guido J.L. Micheli L’argomento è sulla penna di molti (anche su Impianti- e semilavorati in prodotti a maggiore valore aggiunto.
POLITECNICO DI MILANO stica Italiana, si pensi all’articolo “Industry 4.0: la quar- Una volta sdoganata la fattibilità concettuale non resta
Membro del Comitato Direttivo ta rivoluzione industriale grazie a Internet of Things” di che andare nel merito della questione.
della Sezione Systems and Mario Corsi – Amministratore Delegato di ABB SpA,
Information Management, nel numero di luglio-agosto 2016) e certamente non si Questa rivoluzione è ancora così lontana da
ANIMP tratta soltanto di parole: si pensi anche soltanto che il ANIMP? Sì e no.
Governo ha associato a questa nuova rivoluzione in- Infatti i pilastri di cui Industria 4.0 si fa portatrice sono
dustriale delle misure significative come l’iperammor- ormai da anni trattati all’interno delle aziende associa-
tamento. te. E quando i temi sono ancora considerati “di fron-
tiera” sono le sezioni (SIM – Systems and Information
Management in primis) che diffondono cultura sul tema
Il cantiere è esso stesso una “fabbrica”, attraverso gli eventi di sezione. È bene ricordare che
soltanto più complicata i “pilastri” sono (1) Big data, (2) Advanced analytics,
(3) Human-machine interfaces e (4) Digital-to-physical
transfer, i quali includono una miriade di tecnologie in
alcuni casi già ampiamente utilizzate.
Industria 4.0 vede la sua culla in ambito manifatturiero
e purtroppo fatica a trovare disponibilità ad essere de- Occorre mettere a fattore comune le risorse
clinata in altri ambiti, come ad esempio quello dell’im- di ANIMP (Sezioni, Soci, Università)
piantistica industriale italiana in maniera strutturata. per indirizzare al meglio gli sforzi
Non aiuta il fatto che la stessa McKinsey definisca In-
dustria 4.0 come “Manufacturing’s next act”. dei propri associati
Certamente occorre distinguere almeno due gran-
di insiemi di aziende associate ad ANIMP rispetto al I primi tre pilastri sono stati – a titolo di esempio – in-
tema in oggetto: quelle che producono “in fabbrica” e clusi in maniera estensiva nelle due precedenti edizioni
quelle che producono “in cantiere”. Perché se è vero dell’EXPO della sezione SIM. Il quarto è forse ancora
che il cantiere ha delle caratteristiche peculiari che ri- il più lontano, ma senz’altro – a titolo di esempio – la
chiedono un attento lavoro di “traduzione” di industria stampa 3D comincia ad entrare anche nelle aziende
4.0 per poterla mettere in atto, d’altra parte una buona degli associati. E molte aziende di certo stanno in qual-
parte della filiera associata ad ANIMP corrisponde già che modo avviandosi verso una gestione avanzata dei
al “manifatturiero” in questione, e potrebbe potenzial- dati a disposizione e dell’uso degli analytics. Per non
mente avere già preso da tempo una strada decisa parlare della realtà aumentata per migliorare la produt-
verso questa rivoluzione. tività e la sicurezza degli operatori.
Ma il cantiere non è esso stesso una “fabbrica”? Sol- Ma cosa manca davvero? Manca strutturazione,
tanto più complicata, ma lo è, se si pensa che la fabbri- ovvero una visione davvero integrata dei quattro pi-
ca è un luogo fisico in cui si trasformano materie prime lastri. Per fare davvero un salto nel futuro occorre
Impiantistica Italiana - Gennaio-Febbraio 2017 61