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        “ERP”


        È l’Enterprise Resource Planning (letteralmente “pianificazione delle risorse
        d’impresa”). Si tratta di un sistema di gestione che integra tutti i processi di
        business rilevanti di un’azienda (vendite, acquisti, gestione magazzino, con-
        tabilità etc).
        Con l’aumento della popolarità dell’ERP e la riduzione dei costi per l’ICT (In-
        formation  and  Communication  Technology)  si  sono  sviluppate  applicazioni
        che aiutano i business manager ad implementare questa metodologia nelle
        attività di business come: controllo di inventari, tracciamento degli ordini, ser-
        vizi per i clienti, finanza e risorse umane.



                            una ricetta unica, ma almeno un ingrediente della   Da parte delle aziende occorre sempre più as-
                            ricetta c’è sempre: le persone e le loro compe-  sumere persone dotate di competenze elevate.
                            tenze. John Sloan notoriamente diceva: “togliete-  Parrebbe una banalità dirlo, ma nel passato si è
                            mi le mie aziende e in capo a qualche anno avrò   spesso proceduto in modo diverso, non neces-
                            ricostituito  aziende  ancora  più  di  successo;  to-  sariamente cercando il talento e la competenza, a
                            glietemi le mie persone ed in capo a pochi mesi le   costo di pagarli di più, ma magari cercando can-
                            mie aziende saranno un cumulo di rovine”.  didati di prossimità, non eccessivamente ambi-
                                                                      ziosi, insomma a basso costo.
                            Direi che le istituzioni legate all’istruzione
                            hanno delle responsabilità…               Questa trasformazione in che misura è se-
                            Occorre migliorare  le competenza delle  persone   condo lei condizionata dalla necessità di
                            e renderle più vicine alle esigenze attuali. Io temo   “agilità”, ovvero dalla capacità di saper mo-
                            che se oggi daremo una formazione specialistica   dellare dinamicamente i processi per orien-
                            ai nostri laureati sulla stampa 3D, visto che essa   tarli alla soddisfazione dei clienti?
                            promette di  trasformare ogni  cosa, produrremo   Altra questione fondamentale. Uno dei “mantra”
                            dei  laureati  di  successo  nell’immediato,  ma  ri-  di questi ultimi anni, ripreso da uno dei pilastri
                            schieremo di decretare il fallimento di queste per-  della “vision” del mio Laboratorio RISE è proprio
                            sone tra 10 o 20 anni quando l’ondata di piena   il passaggio dalla progettazione, produzione e
                            della stampa 3D sarà finita, e ci sarà qualcos’altro.   vendita di prodotti o servizi, alla messa a punto e
                                                                      vendita di “soluzioni”, capaci di risolvere un pro-
                            Quindi?                                   blema complessivo ai propri clienti. Se per ipote-
                            I nostri laureati dovranno diventare degli esperti   si progetto, vendo ed installo impianti, potrebbe
                            dell’innovazione, del cambiamento. Si parla quin-  essere utile anche occuparmi della dismissione
                            di di un (parziale!) ritorno da una cultura razionale   dell’impianto che viene sostituito, ad esempio at-
                            e tecnica verso una cultura più legata all’organiz-  tivando un mercato di impianti di seconda mano
                            zazione, quasi più “umanistica”.          che potrebbero andare bene in altri contesti eco-
                                                                      nomici.
                                                                      Una volta si parlava di “momenti della verità”,
                                                                      ossia di pochi e significativi eventi in cui un for-
                                                                      nitore si può garantire la soddisfazione del clien-
                                                                      te. Ormai però una base scientifica ed empirica
                                                                      crescente ha mostrato che più che di momenti
                                                                      (quindi, singole transazioni puntuali nel tempo) si
                                                                      tratta di un percorso, di una storia prolungata nel
                                                                      tempo capace di determinare una “customer ex-
                                                                      perience” di valore attraverso la combinazione di
                                                                      numerosissimi fattori.
                                                                      Entro nel merito: una recente indagine svolta nel
                                                                      settore degli impianti di sollevamento e trasporto
                                                                      ha indicato che la soddisfazione del cliente è le-
                                                                      gata sì anche al rispetto dei tempi di resa pattuiti
                                                                      per i materiali e di consegna dell’impianto “chiavi
                                                                      in mano”, alla qualità dell’impianto installato, ed
                                                                      al prezzo pagato, ma soprattutto alla capacità di
                                                                      gestione ordinata, sicura e pulita del cantiere.
                                                                      Questo mostra in maniera inequivocabile la rile-
                                                                      vanza dei “soft factors” nella generazione della
                                                                      soddisfazione del cliente e mette ancora più in
                                                                      risalto le capacità di empatia, oltre alle compe-
                                                                      tenze tecniche, come strumenti per l’ottenimento
                                                                      della soddisfazione.



       66  Impiantistica Italiana - Gennaio-Febbraio 2017
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