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La due rotte per la “Via della Seta energetica”: la Silk Road Economic Belt (linea continua) e la Maritime Silk Road) (linea
tratteggiata)
Asia Centrale, il risiko
energetico di Pechino
Alessia Amighini, Professore Associato di Politica Economica, contitolare del “Programma Asia”, ISPI
(Istituto per gli Studi di Politica Internazionale)
a Cina sta riversando centinaia di mi- sulle conseguenze della dimensione energetica
liardi di dollari nell’iniziativa One Belt delle nuove Vie della Seta sulla sicurezza energeti-
One Road (OBOR) per ricreare la “Via ca globale e, in particolare, su quella europea.
della Seta”. Sebbene OBOR sia stata Due sono i fronti sui quali la Cina sta ridisegnando
principalmente presentata come volta la sua politica in questo campo. Innanzitutto, l’Asia
L a colmare il fabbisogno d’infrastruttu- meridionale e, in particolare, il Mar Cinese meri-
re di trasporto in una delle regioni più isolate del dionale, attuale corridoio d’importazione di circa il
mondo - l’Asia centrale - allo scopo di collegare 90% delle forniture di petrolio verso la Repubblica
meglio la Cina al suo principale partner economico Popolare, dal quale essa vuole progressivamente
e commerciale – l’Unione Europea – e di agevola- defilarsi per limitare il più possibile la sua dipenden-
re l’accesso e l’attraversamento di molti Paesi che za di fatto dagli Stati Uniti, che quel mare presidiano
saranno i prossimi emergenti (primo tra tutti, il Paki- militarmente. Al contempo, in Medio Oriente e Asia
stan), non è difficile intuire che tra i motivi strategici centrale – primarie fonti di approvvigionamento ri-
all’origine dell’iniziativa, il principale è la realizzazio- spettivamente di petrolio e di gas per la Cina – Pe-
ne di un’ambiziosa politica di sicurezza energetica chino sta attuando, sotto il cappello di OBOR (che
proprio da parte della Cina. agisce da piattaforma operativa di un più ampio ed
Lungo le numerose direttrici terrestri e marittime elevato disegno strategico nazionale), una politica
che compongono OBOR e attraversano alcuni dei di potenziamento delle forniture e di diversificazione
Paesi più ricchi di risorse energetiche del conti- dei Paesi fornitori, ambedue princìpi ispiratori della
nente e del mondo, saranno costruiti non soltanto nuova strategia cinese in Medio Oriente: un vero e
ferrovie, strade, ponti e porti, ma anche gasdotti e proprio pivot to Middle East, se si considera che
oleodotti, con il potenziale di rivoluzionare l’intero dal 2015 la Cina ha superato gli Usa come destina-
settore dell’oil&gas e di ridisegnare la mappa ener- zione principale del greggio esportato dalla regione
getica globale. È importante quindi riflettere anche e oggi vi si rifornisce per il 50% del suo fabbisogno
Impiantistica Italiana - Marzo-Aprile 2018 43