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l’insieme dei contratti attivi e passivi visti nella loro Ciò posto, appare in ogni caso opportuno effettua-
complessità, anziché sulla struttura del rapporto re una scelta non casuale, atteso che le aziende
contrattuale con il singolo cliente o, addirittura, del- sono normativamente chiamate a dotarsi di una
la singola commessa. adeguata struttura organizzativa .
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Le considerazioni qui espresse partono da un pun- Detta struttura si poggia, in via principale, su un
to di vista originale, teso a indagare le ragioni per le corpo normativo endosocietario che richiede una
quali le aziende si dotano di propri assetti normativi razionale nomenclatura dei suoi elementi costitutivi.
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e, in generale, di un’organizzazione . Peraltro, atteso che:
A differenza di altri approcci che, di volta in volta, • la struttura organizzativa aziendale non rispon-
privilegiano la competenza puramente organizzati- de solo a esigenze interne dell’azienda ma,
va (ovvero, dare un ordine alle cose), anziché quel- al contempo, richiede di essere progettata e
la di gestione delle risorse umane, anziché quella manutenuta in coerenza con la disciplina pri-
giuslavoristica, qui si ritiene fondamentale tenere maria e secondaria vigente di tempo in tempo
insieme i tre diversi ambiti in modo equilibrato, per- (che costituisce l’ordinamento giuridico entro il
ché il privilegiare l’uno piuttosto che gli altri apre a quale l’impresa opera);
diseconomie gestionali ovvero al rischio concreto • le interrelazioni con parti della struttura orga-
di non riuscire a portare a un adeguato livello di ma- nizzativa (e normativa) di aziende clienti e for-
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turazione il corpo aziendale con tutte le sue inter- nitori sono sempre più ampie ;
relazioni. Ciò normalmente ha significative ricadute • la normativa esosocietaria è già dotata di una
sia sui momenti di gestione ordinaria dell’azienda propria tassonomia;
sia nei contesti straordinari (per esempio, nelle fasi • l’attività di controllo degli organi di vigilanza
di riorganizzazione correlate a salti tecnologici, cul- esosocietari e le modalità di comunicazione
turali, generazionali, anziché a incorporazioni o a con questi risultano semplificate ove la strut-
scorpori). tura organizzativa (e normativa) aziendale
adottasse la medesima tassonomia utilizzata
La burocrazia è parte a livello di Sistema ;
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fondamentale e non appare evidente l’opportunità di adottare (ove esi-
“rinunciabile di qualunque stente e possibile) la tassonomia sviluppata dall’as-
sociazione di categoria o, in ogni caso, la tassono-
modello organizzativo. mia più coerente con quella adottata dall’azienda
L’abuso (o l’uso distorto) che si trova al vertice di un dato ecosistema o
la rende odiosa e dannosa dall’ente/organizzazione che emana la disciplina
delle certificazioni di processo cui l’azienda aderi-
sce .
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Le riflessioni esposte sono sviluppate, fra l’altro, at- In particolare, l’eventuale scelta di allineare la tas-
torno a due elementi chiave: sonomia dell’azienda a quella definita dall’asso-
• l’azienda è un complesso sociale organizzato ciazione (o di altro ente/organizzazione) potrebbe
che, a sua volta, è parte integrante di un con- portare benefici sotto vari profili, in un’ottica:
testo sociale più articolato; l’organizzazione • di economicità gestionale;
e le norme dei due insiemi sociali debbono • di efficacia comunicativa verso i soggetti isti-
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porsi in una condizione di equilibrio e di com- tuzionali;
plementarietà;
• l’azienda, così come il contesto sociale ester-
no, sono dinamici; pertanto, qualsiasi struttura
organizzativa e, con essa, le norme che, quan-
to al fattore burocratico, ne costituiscono le ar-
ticolazioni elementari debbono costantemente
evolvere.
Se l’azienda non vuole perdere competitività,
quest’ultima (ovvero, l’evoluzione costante del mo-
dello organizzativo) è una condizione irrinunciabile.
La disarmonia fra la velocità di evoluzione dell’a-
zienda e la velocità di cambiamento del contesto
sociale esterno rappresenta uno dei fattori che de-
termina il successo o il declino di un’impresa.
Tassonomia dei processi:
quale adottare?
In via preliminare, si osserva che non esistono di-
sposizioni normative che impongano di
utilizzare una determinata tassonomia o di privile-
giarne una rispetto a un’altra.
Impiantistica Italiana - Maggio-Giugno 2023 33