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La Germania è partita nel 2011 con uno sforzo si- investimenti in Sistemi di Gestione per la Sicurezza
gnificativo di sistema (ha messo tutti gli attori privati realizzati con un approccio “non adempimentale”
e istituzionali attorno a un tavolo) e ha sviluppato ma proprio del Total Safety Management, produco-
una politica organica con il forte supporto della no buoni risultati sia in termini di minor incidentalità,
grande industria che su questi temi era già avanti sia in termini di costi della non sicurezza. Anche
(vedi Siemens). In Italia abbiamo avuto la percezio- in questo caso un esempio interessante viene dal
ne del problema di fatto solo alla fine del 2015 e il mondo dell’auto: FCA a Melfi ha implementato il
documento prodotto dal MISE è una rielaborazione World Class Manufacturing (WCM) nell’ambito del
dei documenti di base redatti dalla Germania nel quale il Pilastro Safety è fondamentale e trasversale
2011. Quella che è mancata è una contestualiz- a tutti gli altri.
zazione del tema nel set- Un contributo significa-
tore produttivo nazionale tivo a questo tema può
che è ben differente da venire ancora una volta
quello tedesco o ameri- Lo sviluppo del mercato interno passa da una corretta interpre-
cano dove c’è la gran- necessariamente attraverso un rilancio tazione e implementazio-
de impresa a trainare. I ne dei temi dell’Industria
provvedimenti del MISE degli investimenti pubblici 4.0 che è molto attenta al
rendono più facile e snel- Safety.
lo il finanziamento dell’in-
novazione e, in questo, rappresentano un passo La burocrazia italiana: quanto influenza il set-
avanti significativo. Ma, per contro, prevedono che tore dell’impiantistica?
l’imprenditore investa prima e recuperi poi con un Moltissimo. E il combinato disposto con i processi
super ammortamento. Funzionerà per smuovere in autorizzativi della VIA e del confronto con la popo-
maniera significativa gli investimenti? lazione interessata rappresenta spesso un vincolo
insormontabile. Da segnalare però che spesso una
Sicurezza e valutazione dei rischi: gli impianti parte importante di colpa viene dalle imprese che
industriali ai sensi del D.Lgs. 81/2008 hanno sottovalutano questi aspetti e predispongono una
l’obbligo del marchio CE: misura che si è ri- documentazione non sempre adeguata sia per la
velata efficace per la sicurezza? Ci sono altre discussione in Consiglio Superiore dei Lavori pub-
misure che sarebbero necessarie in tema si- blici, sia per il confronto con pubblico. Anche qui
curezza, oltre a quelle già normate e utilizza- vale la pena segnalare come sia opportuno rivede-
te? re alcuni approcci progettuali in una logica di Green
Tutte le misure per la salute e sicurezza contri- Design.
buiscono a migliorare la situazione quando sono
realizzate con un approccio proattivo, superando Cosa dovremmo chiedere al mondo accade-
la logica reattiva che ha spesso contraddistinto il mico, per dare un contributo ai nostri settori?
modo di operare in molti settori. Mi verrebbe da dire “tante cose”, ma sarebbe o
Alcune esperienze maturate nell’ambito del Premio semplicemente sembrerebbe troppo interessato.
Imprese per la Sicurezza che ho il piacere di segui- Coerentemente con quanto detto prima direi che
re da ormai cinque anni sul piano tecnico-scien- l’impiantistica dovrebbe imparare ad utilizzare l’Ac-
tifico per Confindustria e Inail, mostrano come gli cademia per quello che sa fare meglio: studiare per
innovare. Questo però comporta una capacità di
maggiore visione sul lungo periodo per anticipa-
re in maniera opportuna le commesse da affidare
all’università che, da par suo, sconta ancora una
notevole difficoltà a muoversi con le tempistiche
dell’industria.
Cosa potrebbe fare il mondo accademico per
le PMI?
Il rapporto tra l’Accademia e le PMI sconta ancora
di più le succitate problematiche in quanto le PMI
si rivolgono spesso e volentieri agli universitari in
maniera episodica e quando non sono riusciti a ri-
solvere diversamente questo comporta una ancora
maggiore difficoltà per l’Accademia a dare risposte
in tempi troppo ristretti e poco compatibili rispetto
all’attuale modello organizzativo dell’Università che
è chiamata a fare didattica, ricerca e trasferimento
tecnologico.
In questo ambito è ancor più necessario un cam-
Impiantistica Italiana - Gennaio-Febbraio 2017 51