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attori nucleari in Germania entro il 2022, oltre agli   ni per le infrastrutture sia  previste da Terna per la
            impatti sociali ed economici relativi alla chiusura di   trasmissione e sia  l’operatività delle produzioni al-
            centrali a lignite e carbone che oggi producono a   ternative per far fronte alla nuova situazione.
            livello UE il 19,2% di elettricità, con percentuali ben
            più alte in varie nazioni. A fine 2018 i Paesi con   Chiaramente,  sia  per  l’Italia  sia  per la  Germania,
            la maggior percentuale di produzione elettrica dal   saranno determinanti per l’effettivo raggiungimento
            carbone  risultavano  essere  la  Danimarca, l’Olan-  dell’obbiettivo temporale della chiusura totale delle
            da, la Romania, il Portogallo e la Slovenia, con una   centrali a carbone le reali località e tipologia/enti-
            quota compresa tra il 20 e 31%, la Grecia con il   tà delle nuove FER, le procedure per promuove-
            34%, la Germania con il 36, la Bulgaria con il 43, la   re/definire gli investimenti in nuova generazione e
            Repubblica Ceca con il 47 e la Polonia con il 77%.   relativi impatti sul sistema elettrico, le tempistiche
            L’Italia è al 10% circa.                  per i permessi per le espansioni di trasmissione e
                                                      distribuzione e i totali costi effettivi con la loro attri-
                 è essenziale ridefinire le regole    buzione a chi e come li pagherà.
                 di un mercato elettrico con la
            “convivenza di aste                       Esempi di costi nascosti o
                 ‘PPA’, mercato del giorno
                 prima e mercato dei servizi          di scelte non economiche in
                 di dispacciamento includente         alcuni progetti di transizione
                 diverse tipologie di mercati         La Germania fornisce un esempio eclatante sui co-
                 di capacità, storage, demand         sti addizionali di inserimento nel sistema elettrico di
                 response, regolazione                alcune rinnovabili e in particolare per i loro sviluppi
                 della tensione, rampe                di eolico, sia off-shore e sia on-shore  nel nord del
                                                      Paese. Nelle ultime aste per off-shore (valore medio
                                                      46 euro/MWh) un investitore ha offerto di accetta-
                                                      re per 20 anni il prezzo che si stabilirà in Borsa,
            Risulta interessante un confronto Italia-Germania.   ora circa 35 euro/MWh, ma  previsto in aumento
            L’Italia (fonte 2) nel 2018 ha avuto 27 TWh di pro-  in futuro per la chiusura del carbone e del nuclea-
            duzione da carbone(≈10%)  con emissioni di CO    re. Il sistema di trasmissione off-shore [da centrali
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            di 24 Mt ,e a parte FER (previste in forte aumento)   eoliche al sistema elettrico in terraferma] e quello
            ha una forte produzione da gas, niente nucleare e   on-shore per alimentare i carichi posti al Centro-
            quindi costi di produzione ben superiori a quelli te-  sud della Germania, sono a carico dei 4 TSO. Per i
            deschi.                                   collegamenti on-shore tra il nord ed il centro/sud, in
                                                      aggiunta  a una serie di linee convenzionali sono ad
            La Germania con il 36% di TWh da carbone dai   ora previsti 3 corridoi in cavo interrato  in corrente
            relativi 46 GW di centrali ha avuto nel 2018 (fonte   continua di 500 -700 km ciascuno per totali 6000-
            2) 146 TWh prodotti da lignite e 83 TWh da “hard   8000 MW: uno a ovest chiamato A-Nord, uno in
            coal”, con emissioni di CO  valutabili in 220 Mt, pari   centro detto Sued Link con 2 sistemi di trasmissio-
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            quindi a 9 volte le emissioni per elettricità da carbo-  ne, e uno a est, detto Sued Oest. Tali collegamenti
            ne in Italia; punta molto su eolico sia off-shore che   HVDC si avvalgono della “Underground Cable Law
            on shore al nord del Paese.               “ del dicembre 2015 che favorisce collegamenti in
                                                      cavo ”to make planning and approval for possible
            La Germania non proclama l’uscita totale dal car-  route corridors manageable”, anche se a costi ben
            bone a breve e dal documento di fine gennaio 2019   superiori rispetto a linee aeree convenzionali; una
            della Khole commission la propone per il 2038 a   linea in cavo a +/- 500 kV in corrente continua per
            seguito di dettagliate analisi sui costi; un’antici-  2000 MW prevede dei costi di 4 milioni di euro al
            pazione  al  2035  è da  valutarsi  nel  2032, e  sono   km. Secondo recentissimi dati forniti dai 4 TSO
            proposti ad ora 40 miliardi di euro di indennizzi per   tedeschi, gli investimenti  specifici per  la trasmis-
            le regioni con miniere e “speciali misure da meglio   sione  necessari tra il 2020 e il 2030 per il nuovo
            definire al fine di evitare sensibili aumenti delle già   target di 40-50 GW di eolico [di cui 17-20 GW  off-
            alte tariffe elettriche”. È prevista la chiusura entro   shore] sono di 27 miliardi di euro per i collegamenti
            il 2022 di 12,7 GW di centrali a lignite; tuttavia le   off-shore e 52 miliardi di euro per i collegamenti
            compensazioni sono ancora da definire con i pro-  on-shore, compresi anche investimenti in ICT e di-
            prietari.                                 gitalizzazione.

            Venendo all’Italia, è stato scritto nella SEN - e ri-  Tali costi per convogliare in alta tensione l’energia
            badito nel recente PNIEC - che tutte le centrali a   verso le aree di consumo dai siti di produzione eo-
            carbone verranno chiuse entro il 2025. Occorre de-  lica, valgono parecchie decine di euro al MWh che
            finire celermente un chiaro accordo con i proprieta-  vanno aggiunti al prezzo di produzione delle aste
            ri delle centrali per la valorizzazione degli stranded   (cosiddetti a pratica ”grid parity”), e ai quali occorre
            asset e una immediata partenza delle autorizzazio-  sommare  anche gli addizionali investimenti nei si-



                                                                                    Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2019  29 29
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