Page 52 - Impiantistica Italiana
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PRIVATIZZAZIONI
degli impianti, segnati da anni di degrado, vengano Dovrebbero essere necessari investimenti
completati e che sia mantenuto un volume di dell’ordine di 1,5-2 miliardi di euro, stima di larga
produzione complessivo di 8 milioni di t/a in grado di massima soggetta a innumerevoli incognite (sono
sostenere economicamente esclusi gli oneri per la CIG
lo stabilimento. La soluzione e per gli ammortizzatori di
proposta prevede il differente natura e finalità
mantenimento di un nucleo come, per esempio,
produttivo ancora basato prepensionamenti, scivoli,
sugli altoforni (precisamente ecc.). Complessivamente
l’AFO 4 e l’AFO 5 il cui utilizzo potrebbero essere occupati
andrà progressivamente circa 6.900 addetti degli
ridotto nell’arco di 10-15 8.200 dipendenti attuali di
anni) e su un’Acciaieria con Taranto.
Convertitore. In aggiunta, è
previsto un secondo nucleo Per quanto riguarda
produttivo basato su una Genova-Cornigliano, Novi
tecnologia decisamente e le altre sedi, tutte unità
meno impattante sull’ambiente, rappresentata da produttive alimentate dalla produzione di Taranto, si
un impianto di Riduzione Diretta (RD) e da un Forno prospetterebbero due sole possibilità: il pieno utilizzo
elettrico (EAF) in grado di produrre 2 milioni di t/a degli impianti e degli addetti, come nel caso della
di acciaio. Queste tecnologie produttive “green”, realizzazione di quanto previsto dallo studio, o la loro
assieme ad altri sviluppi tecnologici, avranno in totale chiusura.
futuro significativi sviluppi e consentiranno la Lo studio sottolinea infine la necessità di affrontare
dismissione degli altoforni, nel frattempo giunti a le fasi della progettazione e della realizzazione degli
fine vita. La soluzione AFO-Convertitore e RD-EAF interventi previsti, disponendo di una struttura tecnica
è stata giudicata, per dimensioni e caratteristiche, in e di project management di 150-200 specialisti
grado di garantire un livello di produzione annua di capace di coordinare e guidare gli investimenti
acciaio di 8 milioni di t, volume che consentirebbe, in impiantistici che oggi, purtroppo, manca.
condizioni di mercato normali per quantità e prezzi,
l’equilibrio economico dello stabilimento. Lo studio
ipotizza che siano indispensabili circa 36 mesi per Ringraziamo “Realtà Liguria” di Federmanager per
completare la ristrutturazione dell’Area primaria e per aver concesso di ripubblicare questo articolo con
giungere alla configurazione impiantistica definita. alcune lievi modifiche.
Egildo Derchi
Egildo Derchi - Laureato in Economia e Commercio all’Università di Genova, dopo un breve inizio
professionale nel settore Marketing della Mira Lanza S.p.A., entra in Italimpianti S.p.A.dove si occupa di
Studi di Fattibilità industriale incentrati sul Settore Siderurgico.
Passato alla Capo Gruppo Finsider S.p.A. si occupa di Pianificazione pluriennale e piani di ristrutturazione
e poi, come Controller, segue le divisioni acciai piani, tubi e inossidabile.
Termina la sua carriera professione nel Gruppo RIVA/ILVA come CFO e Membro del Board di una
controllata estera.
Attualmete in pensione collabora con Federmanager come coordinatore delle politiche industriali del
settore siderurgico.
Gianfranco Tripodo
Gianfranco Tripodo - Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Genova inizia la carriera
professionale in Italimpianti nel Settore degli Studi di fattibilità tecnico-economica di progetti industriali.
Dopo esperienze presso la Direzione Marketing della Piaggio S.p.A e la Società di ricerche di marketing
LCM Ianus di Roma, rientra nel mondo delle Società di ingegneria (prima in Impiantistica Industriale, poi
in INNSE e, infine, in IRITECNA).
Ha lavorato nel Comune di Genova e per la Società Liguria Ricerche della Regione Liguria. Attualmente
svolge l’attività di consulente per aziende private ed Enti pubblici. Da diversi anni collabora con il Centro
Studi dell’ANIMP di cui segue l’analisi dell’andamento del mercato impiantistico.
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