Page 31 - Impiantistica Italiana
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Nel panorama industriale             Tuttavia, tale modellazione spesso non rappresen-
                 odierno, le aziende devono           ta la vita operativa effettiva delle tecnologie. Per
                                                      esempio, se da un lato gli impianti a ciclo combi-
            “considerare la sostenibilità             nato a gas naturale (CCGT) presentano un ciclo di
                 insieme alla fattibilità             vita relativamente stabile e prevedibile, dell’altro il
                 finanziaria quando pianificano       nucleare risulta soggetto a numerose incertezze e
                                                      rischi. Non è raro che i rischi si manifestino già in
                 progetti infrastrutturali ed         fase di costruzione, basti pensare che negli Sta-
                 energetici su larga scala.           ti Uniti, due dei quattro reattori nucleari pianificati
                                                      sono stati abbandonati prima di essere completa-
                 Tuttavia, i metodi tradizionali      ti. Anche la fase operativa non è esente da rischi,
                 di valutazione del ciclo di vita     si pensi, per esempio, al referendum che in Italia
                 (LCA) spesso sono carenti            ha portato alla chiusura anticipata degli impianti
                                                      nucleari nel 1987. Questi eventi, spesso determi-
                 perché non tengono conto             nanti, non vengono considerati  dai modelli LCA
                 dei rischi operativi, dei tempi      tradizionali. Tuttavia, identificare e analizzare i rischi
                 di riduzione della CO  o della       è fondamentale per le aziende. Nella metodologia
                                                      proposta, i rischi diventano parte integrante dell’a-
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                 flessibilità delle diverse           nalisi, offrendo una visione più realistica e affidabile
                 tecnologie                           per orientare investimenti e strategie.
                                                      2.  Sottovalutazione dei tempi di produzione
                                                      Non tutti gli impianti contribuiscono alla decarbo-
            le emissioni di CO 2-eq  lungo l’intero ciclo di vita   nizzazione con la stessa rapidità. Un parco eolico o
            degli impianti, tenendo conto non solo delle dif-  un impianto solare possono essere costruiti in 1-2
            ferenti fasi di ciclo di vita dell’impianti, ma anche   anni, e iniziare quasi subito a generare energia. Un
            delle differenti opzioni a disposizioni per miti-  impianto nucleare, invece, richiede mediamente
            gare i rischi e sfruttare le opportunità legati alle   più di 10 anni per essere completato, posticipando
            specifiche tecnologie. La metodologia proposta   notevolmente il suo impatto positivo sulle emissio-
            integra aspetti cardine di Life Cycle Assesment   ni di CO 2-eq . Nella metodologia proposta, il fattore
            (LCA) con il principio dei flussi di cassa scontati   tempo è integrato nell’analisi, permettendo di valu-
            (DCF) e l’analisi opzioni reali (ROA), per valutare   tare con precisione non solo gli impatti complessivi,
            su indicatori ambientali l’impatto di un impianto   ma anche il quando e il come le tecnologie iniziano
            e delle opzioni per la gestione dei rischi collegati.   realmente a contribuire alla transizione net-zero.
            Questa metodologia, testata su casi concreti di
            impianti di generazione di energia elettrica, con-  3.  Sottovalutazione dei gradi di libertà
            sente alle aziende decisioni più informate, soste-  Infine, flessibilità, modularità e libertà di manovra
            nibili e orientate alla transizione net-zero.   sono elementi fondamentali nelle decisioni strate-
                                                      giche, soprattutto quando si parla di investimen-
            I limiti del Life Cycle                   ti infrastrutturali e sono strettamente legate alla
                                                      possibilità di prolungare la vita utile dell’impianto
            Assesment                                 o adattarlo a nuove esigenze. Tuttavia, impianti e

            Il cambiamento climatico è una sfida globale che
            richiede azioni concrete. La riduzione delle emis-
            sioni di CO 2-eq  è la priorità dei tempi attuali, e la
            transizione net-zero passa anche attraverso una
            massiccia elettrificazione di settori come i trasporti
            e il riscaldamento. La metodologia LCA è uno de-
            gli strumenti maggiormente utilizzati per valutare
            l’impatto ambientale di prodotti, impianti e servizi
            lungo il loro ciclo di vita. Nel settore elettrico, per
            esempio, gli indicatori LCA misurano aspetti come
            i chilogrammi di CO 2-eq  emessi per ogni kilowattora
            prodotto ([kg CO /kWh]), o i chilogrammi di ossi-
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            di di azoto rilasciati ([kg NOx/kWh]). Gli approcci
            tradizionali LCA, per quanto diffusi, hanno tre limiti
            principali che rischiano di portare a decisioni fuor-
            vianti, specialmente nel caso di impianti di genera-
            zione elettrica.

            1.  Sottovalutazione dei rischi
            Gli attuali modelli LCA considerano la vita operati-
            va di impianti e infrastrutture non soggetta a rischi.



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